Ambiente alla base, non al vertice
Save the planet from Trump, STOP G7: 11 giugno manifestazione a Bologna

SAVE THE PLANET FROM TRUMP – STOP G7
11 giugno  MASS DEMONSTRATION  h. 15 parco XI settembre, Bologna: http://bit.ly/2qJjmzH

Trump alla vigilia del g7 ambiente mina l’equilibrio del pianeta terra e compromette il nostro futuro annunciando l’uscita degli USA dagli accordi di Parigi. Chiamiamo tutti ad una risposta forte e popolare che difenda il pianeta da Trump e dalle lobby del carbone e delle fossili che guidano le decisioni di Pruitt il “Ministro dell’ambiente USA” (presidente dell’EPA) che sarà a Bologna l’11 Giugno.

La decisione di Trump attacca il principio di giustizia ambientale, mette a rischio l’equilibrio climatico già fortemente compromesso e lascia il conto delle emissioni storiche da pagare agli altri stati (100 Miliardi $ all’anno). La decisione di Trump è gravissima e viene da un paese che aveva già rifiutato il precedente accordo sul clima di Kyoto e che ha le maggiori responsabilità storiche delle emissioni di CO2 (25%) e i cui abitanti, insieme a quelli del Canada, emettono oltre il doppio degli altri paesi occidentali e 10-100 di volte di più degli abitanti dell’Africa.
Quello di Trump è uno schiaffo al G7 e a quanti pensavano di fare una passerella pre-elettorale sui temi ambientali e conferma che l’ambiente si difende ogni giorno partendo dalla base e non dai vertici.

L’attenzione su Trump non deve farci dimenticare che i G7 condividono lo stesso modello di sviluppo che estrae risorse e crea diseguaglianze, lo stesso commercio internazionale che ignora le tutele ambientali. Molti paesi G7 incentivano le fonti fossili più di quanto non accada con le rinnovabili. In Italia gli incentivi alle fonti fossili ammontano a 14 Miliardi di euro . In tutte le regioni grazie a questo governo che ora cerca di vendersi come paladino dell’ambiente sono stati concessi a pochi euro permessi di prospezione e ricerca di petrolio e gas naturale e sono stati tagliati incentivi alle rinnovabili facendo crollare il mercato dell’85% e facendo perdere 150 mila posti di lavoro. Ma la situazione non sembra diversa in altri paesi a partire dal Canada dove nonostante le emissioni pro-capite doppie rispetto alla UE, Trudeau punta ancora sulle sabbie bituminose dell’Alberta che da sole consumerebbero un terzo delle emissioni ancora a disposizione per restare sotto i 2°C o dalla Germania che ha ancora una produzione di energia che dipende dal carbone.

Abbiamo visto giusto quando abbiamo sostenuto che la difesa dell’ambiente non passa dal vertice G7. Non passa sicuramente da Trump, nè passa dai restanti 6 che si sono divisi nelle dichiarazioni a caldo. La soluzione passerà per le strade, per i parchi e per i luoghi in cui si svolgeranno le iniziative del G7M. La soluzione sarà nelle persone che scenderanno in piazza a manifestare l’11 giugno per dire che è giunto il tempo di fermare i G7, che è giunto il tempo di fermare Trump!

Ambiente alla base, non al vertice!