Solidarietà NoTap

Da Bologna solidarietà al presidio No Tap in Salento, che resiste alle violenze e alle cariche della polizia.

Da ieri il Presidio No Tap di San Foca è militarizzato dalla polizia in assetto anti sommossa: cariche, spintoni, violenze contro i manifestanti e la cittadinanza mobilitati da settimane nel Comitato No Tap, che si batte contro il progetto TransAdriaticPipeline. Una ennesima grande opera inutile, dispendiosa e dannosa per l’ambiente e l’eco-sistema, contro la quale in tutto il Salento sono nati comitati territoriali e presidi locali.

A San Foca si vorrebbero espiantare gli ulivi secolari per far partire il cantiere, ma già settimana scorsa i lavori erano stati sospesi dopo una prima protesta dei cittadini. Ieri però dal Ministero dell’Ambiente è partito l’ordine di procedere con le operazioni di espianto e così cittadini, attivisti, consiglieri e amministratori locali hanno risposto alla provocazione. Chi è responsabile di tutto questo? Il Governo italiano che si piega agli interessi delle multinazionali, le stesse che fuori da ogni relazione democratica sfruttano i territori e cambiano gli equilibri geo-politici sulla base dei rapporti di forza energetici. Una partita a scacchi sulla nostra pelle. Lo Stato italiano la gioca attraverso Cassa Depositi e Prestiti, quella strana cosa raccontata privata ma in realtà pubblica, che investe miliardi di euro dei risparmiatori di questo paese in operazioni speculative e che sulla Tap detiene il 30% delle due maggiori società coinvolte: la Saipem e la Snam. Se non bastava odiare CDP per il fatto che è proprietaria dell’ex caserma Masini dove vuole costruire un albergo di lusso sgomberando Làbas, oggi vi proponiamo un motivo in più.

Solidarietà a chi lotta contro la devastazione ambientale e per la tutela dei territori.
Vogliamo partire da qui, dalle battaglie per la democrazia e la difesa dei territori, dai conflitti ambientali che attraversano il nostro Paese, per costruire insieme la mobilitazione verso il G7 sull’ambiente a Bologna.